
Sulle suole | A Dio Papa Francesco
Ti porterò non solo nel cuore ma soprattutto sulle suole delle scarpe. Perché anche i miei piedi, come i tuoi, siano Pellegrini di Speranza. Suole che s’impastano con la terra, suole che si trascinano nella fatica, che non arrestano l’andare nemmeno tra fango e l’acqua dell’esistenza. Suole che sono custodi di piedi lavati, baciati e amati. Suole che sono storia. Suole che sono Vangelo vissuto, incarnato, benedetto. Cosa terrò di questi anni accanto a te? mi sono chiesta più volte in questi giorni. Ma la risposta era sempre la stessa e gli occhi dell’anima ricadevano sempre lí. Missione e Chiesa. Missione è Chiesa. E per quanto cercassi immagini e simboli erano le suole delle tue scarpe che mi tornavano nel cuore. Camminando. Andando. Hai riportato l’amore della Chiesa tra la gente, cosicché la gente si riscoprisse Chiesa, amore uno e trino in Dio. Con l’umiltà del pastore, ma la divinità tutta del cuore, senza altezze, né maestosità, ma solo con il più sublime degli amori: Cristo nel mio prossimo. Sei stato suole nel mondo che hanno portato la misericordia di Dio. Questo custodirò di te. Questo porterò con me, annunciando ad ogni creatura quell’Amore che non si può trattenere. Come tu hai fatto io farò, in questa terra digitale, che tu hai visto e ascoltato con occhi paterni. Anche qui hai riconosciuto i figli Suoi (e tuoi) da lontano e sei corso incontro. Ci mancherai! Ma crediamo che non si è arrestata la tua corsa. Si è solo amplificato l’amore, dall’oriente all’occidente…fino al cielo! Tu, da lassú, continua ad illuminare dove mettiamo i piedi, ora che ti portiamo ancora nel mondo sulle suole delle nostre scarpe. A Dio, pastore dal profumo di pecore. A Dio. Grazie per tutta la luce, per tutto l’amore. La tua famiglia tutta, la Chiesa. @alumera_

Sii profumo del Risorto
Guarda le tue ferite a somiglianza delle ferite di Cristo! Guardale oggi, ché non scorre più sangue, non maleodorano più.Annusa!E senti il profumo della vita che vince sulla morte.Osserva!Come da quei solchi nascono germogli, piante, fiori, frutti.Come dal giorno si separa la notte e alla luce della vita, sono cosa buona.Odora!Lo senti il profumo del mare che ci ha liberato da cavalli e cavalieri? Il profumo della sabbia del deserto che ci ha portato alla terra promessa?Il profumo della gioia delle stelle che brillano nel cielo? Lo senti? Il profumo dell’incenso che benedice la luce?Siamo noi, con Cristo, incenso.Siamo noi, con Cristo, luce.Siamo in Lui, ceri che si consumano d’amore.Rivestiti! Adorna quelle tue ferite con diamanti e zaffiri, perché ogni solco dell’anima ci ha resi uguali a Cristo: regali, divini, santi.Fiorisci fratello mio, fiorisci sorella mia!Alza il capo alla Luce del Sole che dona la vita, una vita eterna… e non vivere per meno di questo!Va’! Abbraccia, sorridi, incrocia sguardi, mani.Corri!Ché l’Amato è Risorto e chi Ama risorge con Lui!Non trattenerti, non tenere il profumo della gioia per te. Condividilo!Donalo!Non risparmiarti!Va’!Brilla!Ardi!Brucia! E sii tu profumo del Risortonel mondo! @alumera_ Buona Pasqua fratelli e sorelle mie! Buona Pasqua con amore immenso

Venerdì Santo | Tace
La Parola. Il grido. Il vuoto. Il silenzio. Tutto tace.Solo il singhiozzo ormai riecheggia nel vento che alza la polvere da terra e la adagia alle bocche ormai mute, stordite, incredule.È tutto finito Gesù? Così? Finisce che la morte vince sulla vita? È davvero lei ad avere l’ultima parola? È lei che viene e si porta via da noi la fiducia, la speranza, la vita?Povero amato cuore tuo, che tutto Amore è!Perché mai ha dovuto attraversare questa profonda solitudine, sentire questo vuoto siderale? Nessuna pena avrebbe dovuto mai calpestare la sacralità del tempio del tuo corpo. Ma tu non avevi più parole con cui spiegarci questo amore, non avevi altri sentieri da percorrere per indicarci la via, se non quell’unica strada che dà un senso, che dà una direzione, un verso: la croce.L’amore totale. Infinito. Incommensurabile. Tutto. Totalmente donato.Ci avevi dimostrato che eri pronto ad ogni cosa per questo Amore ma forse non lo abbiamo capito.Forse non abbiamo creduto che avresti fatto follie per riempire di puro amore quei vuoti che ci portiamo nell’anima, per dissetare i nostri pensieri inariditi, per sfamare quella fame di assoluto che ci portiamo dentro dall’eternità.Tutto tace, ma tutto intorno ci inonda il barlume del tuo corpo consumato per Amore, il calore della Parola che si è fatta carne. Il velo del tempio è squarciato ma il Tuo amore si fa luce per illuminare ogni ferita del mondo. Sei tu la luce del nostro mondo, la vita che non teme la morte, la speranza che non arresta la corsa, il palpito che vibra d’amore.No! Non ha l’ultima parola la morte.Non siamo seguaci dei morti, ma discepoli del Risorto.Tre soli giorni. Io attendo aggrappata alla speranza.Sarà Parola. Sarà Giubilo. Pienezza. Annuncio. @alumera_

Giovedì Santo | Sono qui
Come al solito, vai. T’incammini. Che sia il deserto, un lago, una valle, un monte, tu vai. Pellegrino primo tu della speranza. Vai e – come al solito – ci lasci traccia dei tuoi passi per non perderci, per seguirti, per darci l’andatura dell’essere discepoli. È facile credere di poter scalare le montagne insieme a te Gesù, sai? Accanto a te, anche la tentazione di sentirci te – e forse alle volte di più – ci tenta. Ma noi non siamo proprio capaci di amare fino a quel punto.Fare la volontà del Padre fino questo punto. E tu, amato Maestro della nostra anima, ancora non ti stanchi di educare i nostri cuori e la nostra mente. “Pregate! Pregate per rimanere nella condizione di discepoli, per allineare il vostro cuore alla volontà del Padre. Pregate, ora che le tenebre tenteranno le vostre anime perché non dimentichiate la luce con cui Dio ha trasfigurato la vostra vita. Pregate per allontanare la paura dopo che avete banchettato con la speranza. Pregate ora che la morte sferra l’ultimo colpo sulla vita, ignara della battaglia che perderà.Pregate perché non si consumi l’olio ch’arde nelle vostre lampade… e vegliate con me un’ora soltanto.”Noi non siamo capaci Maestro. La paura ci fa tremare la terra sotto i piedi, il dolore in un attimo maschera la speranza in disperazione. Quanta fatica facciamo a salire davvero con te su questo monte! Quanta! Quanto deboli sono le fiamme del nostro amore da non riuscire a vegliare un solo attimo con te in questa notte.Perdona la stanchezza delle nostre menti, la bradicardia del nostro cuore, la lentezza dei nostri passi. Siamo un po’ ammaccati, un po’ frastornati dalle nostre quotidianità, ma vogliamo essere qui con te oggi. Esserti accanto oggi. Essere tuoi in carne e Spirito oggi.Ti imito, Signore. Indietro di un tiro di sasso. Tra il fruscio degli ulivi, sotto il chiarore della luna, nella fredda brezza di questa notte. M’inginocchio alla Tua presenza e sincronizzo il battito del mio cuore al battito del Sacro Cuore tuo. Sono qui, Gesù. Sono qui. @alumera_

Atti
Scene. Comparse. Attori. Parole. Voci battute. Palcoscenici. Ognuno con la sua parte. Ognuno con il suo ruolo. Tutti. Fede e politica. Singoli e folle. Corrono gli eventi tra copioni improvvisati e storia già scritta. Ma cosa fate? Cosa dite? Di cosa parlate? Si urla, Si sbraita, si ride, ci si beffa. Parole su parole. Odio su odio. Cecità su cecità. Interessi su interessi. Conti su conti. Che frenesia tra le pagine di questa Passione. Va in scena uno spettacolo. Tutti protagonisti e nessuno dietro le quinte. Tutti sotto i riflettori, al centro del palco. Ma di chi state parlando? Per cosa vi agitate? Corrono veloci le lancette dell’orologio. Corrono veloci le scelte forsennate. Rallentate! Pensate! Fermatevi! Ormai nessuno segue più il copione. Rallentate! Nessuno ascolta. Tutti parlano. Tutti dicono. Tutti sentenziano. E Lui… Lui dov’è? La Parola dov’è? Il protagonista dov’è? La vera luce dov’è? Guardo lo spettacolo e sembra che tu nemmeno ci sia. Silenzioso tra la follia dei dibattiti, eclissato, scusa e non più motivo. Che dici tu, mio Signore? Cosa? Sottotraccia sei d’amore. Suono armonico tra il disordine. Metronomo nel fuori tempo. Foglio su cui è scritta la parte migliore: l’atto della misericordia. Resta in scena amore mio, resta. Noi siamo qui. Senza urla, senza applausi, ma ancorati all’Amore che sei. Siamo qui fino all’ultima battuta. Un sospiro. L’ultimo. E io mi aggrappo qui. @alumera_

Parole
Meditando il Vangelo di oggi, resto fissa su un versetto: “Tu che ne dici?”.(Gv 8,5)Mi colpisce particolarmente che venga chiesto alla Parola di dire.Non so cosa si aspettavano, o forse sí, esattamente gli scribi e i farisei ma la Parola sempre sorprende. Ha dei tempi e dei modi che non si possono minimamente confinare tra le regole e la durezza del cuore.Prende tempo la Parola, “disarma” direbbe la mia amica @rositauau.Si abbassa. Cambia tono.Cambia sostanza.Non più parole pesanti come macigni ma parole dalla leggerezza della polvere.Al peso delle pietre dell’odio, della bramosia, della tentazione la Parola risponde con granelli di misericordia, di pietà, di incontro.Perché sí, ci sono parole pesanti che colpiscono, feriscono, uccidono e altre che lievi si intersecano nei nostri vuoti e portano la verità al cuore.E quando anche un granello di misericordia ci tocca, è naturale lasciare cadere ogni pietra, convertire il cuore a Dio, riscoprendosi polvere amata.Ti imploro, Signore, rendi le mie parole come le tue, granelli di amore. Che toccano e non feriscono, che si sentono ma non condannano, che interrogano per fare luce e che siano misurate sempre con la misura della tua misericordia.Donami un cuore che sappia ascoltare la tua Parola e ogni qual volta sono posta al centro, possa io discernere ogni gesto di amore puro e vero, dall’amore adultero che offre il mondo.Solo misericordia dice la tua bocca.Sulla tua parola riprendo il passo.Vado.Perdonata, guardata, immensamente amata.Tua. @alumera_