👣🪔22° PASSO / LAMPADE

Ci sono luci quotidiane, piccole scintille che conducono. Profeti, santi, angeli.

Schiariscono la strada da percorrere, indicano la via.

Lo fu Elìa, lo fu Giovanni.

La parola di uno bruciava come fiaccola, dell’altro la voce.

In qualche modo, allora, per portare luce bisogna bruciare, consumarsi, donarsi.

È quello che fa una lampada, attinge all’olio e brucia.

Effonde. Schiarisce.
Illumina, ma non è la luce.

Ed è qui che diventa più chiaro che consumato non coincide con sfinito, ma coincide con donato.

Perchè è quando ti consumi che inizi a brillare, è quando inizia a scoppiettare lo stoppino che si accende la fiamma.

Arde. Illumina. Si consuma e finisce.

È la vita di ogni discepolo, di ogni profeta.

Accendiamo i nostri stoppini all’olio della Parola perché sia ardente la nostra lampada all’arrivo dello sposo.

Perché non si addormenti il nostro cuore ma vegli.

Illuminiamo con la luce che ci ha cambiato la vita ma non siamo noi quella luce.

La portiamo nel mondo per essere piccole scintille, coincidenze impossibili, profezie di Colui che viene, che era, che è e sarà.

Noi, diminuiremo giorno dopo giorno, passo dopo passo, parola dopo parola, voce dopo voce, consumati ma donati interamente a Dio.

Perchè alla fine dei tempi, di questo tempo, resti solo Lui: la luce vera che fa bruciare il cuore come fiaccola.