3^ PASSO / ATTESE
L’anno scorso abbiamo messo sul balcone le nostre lucine natalizie, quelle con il pannellino solare. Quanto abbiamo riso! perché dopo quel giorno è stato così nuvoloso che si saranno accese, sì e no, un paio di volte.
“Io non le tolgo – dico dopo le feste – quando illuminano mi danno un senso di pace”.
Non le ho tolte. Sono state lí, timide timide fino alla primavera.
Dopo un po’ ci ho fatto l’abitudine e sorridevano un po’ tutti guardando casa nostra in estate.
Da qualche giorno non ci si accendono più, o timidamente un’oretta, quella luce è troppo fioca.
Passando in macchina, dico a Lu: “Certo che è folle! Le nostre luci stanno lí tutto l’anno e quando devono esserci non ci sono.”
Però quel pensiero continuava a risuonarmi.
“Ma non erano forse lí, accese, in quelle notti, in quella notte?”
Sì. È così.
Sí, quella notte mentre un nuovo buio e un nuovo inverno entrava nella nostra vita, quelle lucine intorno al balcone per dire a Dio “ti aspettiamo a casa nostra!”, toccavano il massimo della loro lucentezza.
Erano lí.
Eri lí.
Non è forse così Dio? Noi ci affanniamo, corriamo per allestire ogni cosa e poi sei tu alla fine che prepari un posto per noi. Sei tu che ti fai luce nel buio dell’anima, sei tu che ti fai calore nell’inverno, sei tu che ti fai trovare alla fine della mia affannata ricerca.
Mi affaccio dal balcone e le luci sono spente già. È allora però che alzo lo sguardo al cielo e le vedo tutte lucenti lassù, le stelle, le nostre stelle, a fare luce alle nostre anime affannate, a dare una rotta ai nostri giorni.
Qui, di giorno, il sole è nascosto dietro le nuvole e le lucine sono un po’ fioche ma tu vieni amato Gesù, vieni!
“ti aspettiamo a casa nostra!”.
@alumera_