Quaresima

Pensieri | Chicchi

Non mi esce mai. Il grano per l’altare della reposizione intendo. Da anni ormai.
Cambio luoghi, tecniche, luci, tutto! lo annaffio amorevolmente, con costanza ma… esce sempre un po’ bruttino poverino.
Eppure ogni anno non vedo l’ora di prepararlo, di avere tra le mani quel sacchetto per ripetere il rito.

E me lo domando…
Ma perché mai continuo a farlo? Perché fremo per preparare quei chicchi di grano?
Non lo so…

Ma mentre chiudo le ante di quel giaciglio succede qualcosa che non mi aspetto; è come se una parte di me scegliesse di rimanere vigile lì.

‘Ora inizia la Quaresima’.

Mi stupisce questo pensiero, non è proprio così sul calendario.
Eppure…

Mi sono resa conto che forse quei chicchi di grano che nascondo alla luce è anche un modo per ricordare a me stessa che c’è un tempo del cuore, nella Quaresima, che non va proprio a tempo con il mondo.

Un tempo che non ti aspetti ma che attendi.
Il tempo non programmato di un germoglio.
Una Parola che lasci al buio, che si schiude e ti illumina da dentro.

È il tempo dell’attesa che si fa pienezza e strada di fioritura alla fine di un deserto.

Ed ecco che cos’è la mia Quaresima: un’aritmia dell’ordinario. Il contemplare silenzioso di un così grande mistero: quello di un Dio (il nostro) che si fa minuscolo come un chicco di grano nascosto nelle ante dell’umanità, che sceglie anche il buio del mio cuore per morire e farmi rifiorire ancora nell’amore.

Forse è proprio per questo che continuo a preparare quei chicchi di grano.

Forse saranno un po’ bruttini anche quest’anno ma la Tua Parola, Gesù… la Tua Parola cresce del mio cuore rigogliosa spiga di vita, fico maturo dolcissimo, bella, come un mandorlo in fiore.

Cos’è mai un deserto davanti a così tanta bellezza?

Veglio mio amato, attendo, contemplo, anelo… Ti adoro.

🪔 @alumera_

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