
Pensieri | Essere
C’è un versetto nel Vangelo di oggi (Mc 6,1-6) che proprio non mi lascia.
E come sempre – da quando un amico me l’ha suggerito la prima volta – se un verso martella così con insistenza, siediti ad ascoltarlo, medita e capisci cosa vuol dire al cuore.
“E non vi potè operare nessun prodigio (5).“
Questa è una di quelle pagine di Vangelo che mi suscita un mix di sensazioni.
Mi inquieta perché se viene frainteso il Maestro, la Parola stessa, cosa sarà di noi discepoli e delle nostre parole futili?
M’intenerisce per l’umanità di Gesù tra questi versi.
L’amo, perché sento che mi indica una via dritta da percorrere.
Ma quanto ci somiglia (o noi somigliamo) a Gesù in questa pagina? Quanto?
Quante volte anche noi abbiamo sentito quell’etichetta della nostra storia appiccicata addosso? Titoli, sigle, definizioni.
“ Ma proprio tu che…”
“ Ma non eri tu che…”
“ Ma se tu sei…”
Quante volte l’altro non ha visto altro in noi? Non ha mai davvero ascoltato le parole del nostro cuore? Quante volte il peso di quello che pensa e dice la gente ci ha sconvolto? Fermato? Sorpreso?
E a me piange il cuore nel sentire questa… delusione(?) di Gesù.
“E non vi potè operare nessun prodigio (5).“
Gesù non ha potuto essere se stesso.
…perché ciò che faceva veniva frainteso, messo in dubbio.
Quante volte…quante! Anche nelle nostre vite capita.
Non poter essere noi stessi perché fraintesi.
Ma non li lascia indietro il Maestro. Non ci lascia nemmeno il tempo di perderci nei pensieri del cuore ed educa, come solo lui sa fare.
“C’è un tempo e c’è un luogo per essere se stessi, ed è inutile insistere lì dove il cuore si sigilla dietro le etichette, dove non c’è un cuore pronto ad accogliere, pronto a fidarsi. “
Quel luogo, non è ovunque.
E si rimette in cammino il Maestro, non ci si ferma davanti all’incomprensione, perché la Parola non si trattiene e annunciare il Vangelo è un’esigenza.
Si va per altri villaggi ad insegnare, a proclamare che la nostra storia, la nostra vita, sono parte di noi ma non il tutto, e che il nostro tutto, il mio io oggi, è Parola d’Amore di Dio.

