Pensieri | Giubileo, Sol & Luce

Tra i vari pensieri ed emozioni, uno su tutti mi ha accompagnata: “certo che sarebbe stato un bell’incontro tra SOL e LUCE! Sarebbero diventate subito amiche…”

Sarà che nello sguardo di LUCE ho riconosciuto uno sguardo famigliare.

Era il 2000. Avevo 11 anni. Non avevo partecipato a quel Giubileo ma mi sono ritornate delle emozioni che non ricordavo: il logo con le colombe cucito sull’abito da ministrante, il calice e la pisside con lo stesso. Un giorno. Quello in cui la ‘croce della gioventù’ faceva tappa nella mio minuscolo paesino. Quando la croce mi passa accanto per andare verso l’altare, il mio cuore bambino aveva promesso: “Dio, qualunque cosa accada, al prossimo io ci sarò!”.

Aveva lasciato una traccia indelebile nel mio cuore quel canto: “Siamo qui, sotto la stessa luce, sotto la sua croce, cantando ad una voce”.

E così per 25 anni ho atteso il Giubileo come un appuntamento speciale con Dio. Quello di una bambina, oggi donna, in cammino verso l’abbraccio misericordioso del Padre.

Ma oggi forse, in me, manca qualcosa di quella bambina…

… la meraviglia!

Ma cosa sta dicendo tutto questo al mio cuore affannato?

Che, forse, tutto il cammino, tutto il viaggio, senza lo stupore non risuona. Che senza lo stupore, l’amore non canta e non danza, la luce non brilla, la fiamma non divampa.

E in questo anno, sotto una croce condivisa con Dio, anche se a fatica, voglio stupirmi di Dio, voglio stupirmi della Sua bellezza, della bellezza della Sua e Nostra Chiesa.

Voglio stupirmi cantando dal cuore “Siamo qui, sotto la stessa luce, cantando ad una voce”.

Sussurro alla bambina che è in me: vieni piccola, vieni, abbiamo atteso, è ora dell’incontro con Dio!

E oggi un primo appuntamento verso quell’incontro accade tra i sentieri della mia anima: piccola SOL, ti presento LUCE!

Sí, è tempo di mettersi in cammino, di stupirsi, di brillare!