Pensieri

Pensieri | Abbondanza

A me sconvolge il commento al vangelo di oggi di @paolocurtaz: Questo è il peggior miracolo di sempre di Gesù.
Ci aveva creduto, povero Cristo!

“Ora faccio una bel segno plateale, così tutti mi riconosceranno!”
Ma… c’è sempre un ma.

Quante volte un gesto di bontà è frainteso? Il messaggio per Gesù era chiaro: con quel poco che hai, puoi fare la differenza, metterlo in comunione e – con Lui in mezzo – essere cibo in abbondanza. Ma, ovviamente, non abbiamo capito nulla.

Abbiamo inteso questo segno come se finalmente avessimo trovato un “Dio self-service” che mi dà da mangiare quando ho fame, acqua quando ho sete, così, a richiesta. Ma ben lontana è la tua logica, mio Gesù.

Per moltiplicare serve donare, per vedere il miracolo della pienezza universale è necessario che siamo noi, come quel giovane, a mettere a disposizione quello che abbiamo. Anche se poco. Ogni mollica dei nostri pani, dei nostri pesci, è per Dio abbondanza!

Perché il peggior miracolo di sempre? Perché “è la sua condanna a morte”.

Quella misericordia provata davanti ad una distesa di uomini affamati, non gli ha fatto pensare alle conseguenze.

Anche io non ho capito niente Gesù.
Niente.
Perché ogni azione che mi propongo di volgere al bene, porta sempre qualche calcolo con sé. Ma Tu no.
Nemmeno la morte hai calcolato per noi.

Forse il vero miracolo dell’abbondanza è nell’umiltà del dono che si scontra con la gratuità totale dell’amore.

Dammi il coraggio di amare, di donare, di moltiplicare, come tu hai amato me, tu sei donato per me, hai moltiplicato per me.

Non ho molto ma quel poco che ho lo metto nella cesta della tua Misericordia.

Lascia una risposta