Pensieri

Pensieri | Lacci

Pensavo a quando un elastico ti si stringe forte intorno al polso.
Così la mano piano piano diventa rossa.
Poi viola.
Poi nera.
Poi…
È il sangue che non circola più.
Arresta la corsa.
Dove è il punto più stretto, da lì non può passare.
Fa male e l’arto soffre.

E allora…  cosa succede al cuore quando attorno lego forti e saldi dei lacci?
Quando un dolore, una sconfitta, una delusione stringe il cuore sempre di più, di più?
Non circola più l’amore.
Rallenta il battito.
Sparisce il fremito.
Perde luce.
Diventa freddo.
Diventa pietra.

Il più delle volte quel filo è davvero qualcosa di molto piccolo, insignificante, un unico punto nero su un foglio interamente bianco.
Ma, piena di me, nel cercarne per forza il capo, finisco per inguarbugliarlo tutto intorno al cuore.
E il tempo che dovrei spendere per mettere in circolo l’amore, lo passo arresa a fissare quel nodo che non riesco più a sciolgliere.

“Forse, hai idealizzato quel nodo. Tu devi avere solo un punto fisso, un unico ideale: l’amore misericordioso di Dio”. (D.)

Ma come ho fatto a guardare il mio cuore soffocare, impedendo a Dio di circolare tra queste pareti?
Come faccio a vivere con ritmo bradicardico dopo aver conosciuto il palpito della Resurrezione?
Come ho fatto a non vedere la luce affievolirsi dopo aver brillato con lo Spirito Santo?
A stare con un cuore di pietra dopo aver sentito l’amore nelle viscere?

Signore mio,
unico mio ideale d’amore,
unico mio bene,
unica mia certezza,
unico mio battito,
unica mia strada.
Tu, laccio che libera,
vento che guida,
luce che parla,
taglia tutti i nodi
che soffocano il mio cuore
con la tua Misericordia,
ch’io possa essere nel mondo
favilla in circolo del tuo Amore.

Alumera

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