Pensieri

Pensieri | Piccole Altezze

Ti immagino lì ‘piccolo’ Zaccheo, curioso di vedere il Verbo dopo che le tue orecchie ne hanno udito parlare.

Il parlare di Lui aveva già sfiorato il tuo cuore e la sete che stava disidratando la tua anima, come una cerva ti conduce al corso d’acqua.

Passa il Signore davanti alla nostra anima assetata. Si fa trovare il Maestro mentre la nostra anima lo cerca, anche se ci nascondiamo tra le foglie di una moltitudine di pensieri, anche se il peccato ci sembra una folla insormontabile.

Passa. Ci chiama. Ci conosce. Ci ha scelti.

Alza lo sguardo il Maestro, guarda oltre quelle foglie di fico che usiamo per nascondere la nostra vergogna. Guarda oltre la nostra statura perché è l’altezza dell’anima che riesce ad amare fissandoci.

“Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua”.
Lc 19,5

Scendi da quei pensieri, scendi da quella vergogna, mostrati! Perché devo fermarmi da te.

Ti sceglie, ti trova, ti chiama per nome.

L’anima che cerca la pienezza, la trova presso Dio.

Ora scendi Zaccheo, ora scendi Alumera.

Scendi da quei pensieri così lontani dal cuore, perché se nell’altezza cerchi, nella piccola dimora di un cuore trovi.

E non si contiene la gioia di questo cuore in cui viene ad abitare la salvezza, straripa la grazia di un cuore inondato dall’amore.

Sono visto, sono salvo, sono vivo, sono amato.

Ora che l’anima ha trovato ristoro nella Tua Parola, io non ho più niente da nascondere, niente da tenere per me, nessuno da temere

Passi Signore, disseti.
Sono pieno, ricolmo, ricco d’amore.

Ora tu va’, corso d’acqua, a dissetare altri cuori.
Io sto…e germoglio.

🪔@alumera_

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