Pensieri | Tabernacoli
Il Vangelo di oggi (Mt 26,14-25) è avvolgente e sconvolgente.
Però c’è un rigo solo che oggi mi gira martellante nel cuore: Farò la Pasqua da te con i miei discepoli.
Non Lui solo, non io e lui.
Lui con i suoi discepoli.
Ma come Gesù? Da me? Tutti? A malapena riesco a fare spazio per te tra i mille pensieri, i miei impegni, gli affanni, i dolori. Come faccio a fare spazio per loro? Per tutti?
Perché hai scelto questo cuore malandato per fare memoria, per sostare, per glorificare, per… amare?
Come avrei voluto accogliere subito quella tua richiesta e dirvi: “sì, venite! Entrate! Venite che ci arrangiamo così com’è! L’importante è stare insieme. L’importante è condividere!”
Ed invece no. È che mi vergogno del disordine che c’è qui. Mi vergogno della polvere che un solo movimento potrebbe far volare per aria. Mi vergogno che la mia credenza abbia qualche frutto malandato e qualche ragnatela qua e là.
Ma il Maestro dice che il tempo è vicino e io so che lo è.
“Non c’è bisogno di grandi spazi per farci stare tutti. Basta prendere quel pezzetto di spazio e dire un sì. Io mi farò piccolo in quello spazio che hai, nello spazio che vuoi e vi porterò tutti, in un pezzo di pane.”
Vieni Gesù! Venite fratelli miei!
Non ho molto spazio qui ma che ogni piccolo vuoto sia riempito d’amore.
Eccoci qui, tutti, UNO!
Qui, in un pezzo di pane, in memoria di Lui.
Eccoci qui tutti. Tempio e Tabernacolo dell’Amore.
—-
“Quando accogliamo nella nostra vita la sua presenza, (…) quando la nostra vita si fa accoglienza, il nostro cuore diventa tempio e tabernacolo.”
@paolocurtaz