Quaresima

Pietre #34

Mi ha sempre toccato questa pagina dal Vangelo. Anche da piccola. E mi ha reso sempre tremendamente inquieta.

«Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei».  Gv 8,7

Perché, tra tutte le immagini che scorrono nella Sacra Scrittura, questa è quella che ho avuto sempre più vivida.

Questa donna senza nome, senza storia al centro, con la testa china, mortificata, angosciata, terrorizzata.
Intorno uomini “giusti” pronti a lapidarla. E infine Gesù, il misericordioso.

Mi inquieta.
Perché nella vita di ogni giorno sono ora la donna adultera, ora l’uomo che si crede giusto…
mentre di questa storia dovrei solo essere la misericordia.

Lo conosco bene il peso di quelle pietre.
Di quelle che ti scagliano contro gratuitamente.
Senza sapere niente di te, della tua storia, senza sapere il tuo nome.

Lo conosco e mi inquieta.

Mi inquieta che realmente a nessuno interessi del cuore di quella donna.
Sono certa che anche se su di lei ancora non c’è un graffio, il suo cuore sarà stato in frantumi.

Mi inquieta. Quante volte sono stata io  a frantumare il cuore di qualcuno, senza curarmi veramente di lui.
Perché proprio come gli scribi e i farisei, l’ho dato in pasto alla folla per mettere alla prova qualcun altro.

Ma Ti prego Signore,
scrivi sulla sabbia anche per me.
Cosicché io possa riconoscere il mio peccato.

Illumina la mia anima
come facesti con gli scribi e i farisei,

Perdonami e lascia ch’io vada
come uomo nuovo,
come donna nuova.

Risana i pezzi del mio cuore
e fammi pietra nuova.
Non pietra che condanna
ma pietra che edifica.

Lo conosco bene il peso di quelle pietre.
È il peso delle parole.
Fa’, Dio mio, che da oggi, siano solo parole d’amore.

– Alumera

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