Preghiera | Teresa (d’Avila)
S’intrecciano anime al banchetto del figlio del Re.
Abbiamo risposto ‘sì, lo vogliamo’ e da invitate
ci siamo scoperte spose.
Anime ardenti
infuocate
impastate di amore e parole.
Amate e amanti di Gesù
Tuo. Mio. Nostro.
Calamai e tasti
Fogli e pagine
Mondi interi tra due mura
Mondi interi tra due scocche
Ti vedo da lontano.
Mi rivedo nei tuoi occhi.
Madre, sorella, figlia, sposa.
Grata è l’anima
per essere indegnamente
seduta a questa mensa
accanto a te.
Anche se con l’abito sgualcito, un po’ strappato, macchiato.
Non candida ma viva.
Non perfetta ma sacrificata.
Tu accettami così, mio Signore!
Mentre i miei piedi scalzi
provano a ripercorrere
i passi della tua sposa.
Esulta lo Spirito in questo giorno di festa.
Sono qui per Te mio Signore.
Solo per Te.
E soave s’alza dal cuore:
“L’alma, se vuoi, di gioia l inalterabile
oppur d’assenzio inonda;
divozione, orazione, ratti ed estasi
o siccità profonda:
nel tuo volere trova pace il cuore:
Dimmi che vuoi da me, dimmi, Signore!
Sono nata per Te, per Te è il mio cuore.
Dimmi che vuoi da me, dimmi Signore!”
(S. Teresa D’Avila)