Pensieri | Asinelli
“A quale nodo ancora hai legato il tuo cuore?”
È questa la prima parola che mi rivolge il Maestro appena rivedo le luci della città alla fine del deserto.
Sgrano gli occhi socchiusi sotto una coltre di polvere.
Sarebbe davvero meraviglioso dire di essere arrivati con il fiato sospeso a questa ‘settimana autentica’, con cuore libero, nuovo.
Ma sono arrivata in affanno, con cuore contrito.
Lo sa il Maestro, che legge il cuore di occhi ciechi.
Lo vede il peso del fardello che porto. Lo riconosce. Lo ha portato per primo.
Ma sembra quasi chiederlo ancora per sé.
Ed è grande la tentazione di dire: “posso farcela da sola, non è poi così pesante” mentre la bisaccia trascinata nel deserto ha solcato anche la carne.
Ma la tua Parola, come sempre, fa diventare un giardino dei ramoscelli rinsecchiti.
«Andate nel villaggio che vi sta di fronte, e subito entrando in esso troverete un asinello legato, sul quale nessuno è mai salito. Scioglietelo e conducetelo. E se qualcuno vi dirà: Perché fate questo?, rispondete: Il Signore ne ha bisogno, ma lo rimanderà qui subito»
(Mc 11,2-3)
Ora mio Signore? Perché ora stai pensando a me? Dovremmo essere tutti qui per te, per Osannare la tua regalità e tu ancora, con occhi misericordiosi, volgi a me il tuo sguardo.
“Sciogli quei nodi adesso. Sciogli e conduci a me il tuo cuore. Io ne ho bisogno. Io ho bisogno di te!
Carica tutto addosso a me e sali anche tu! Per questo sono venuto al mondo, per portare il tuo peso e renderlo leggero.
E sii tu a tua volta un asino da soma per i tuoi fratelli. Solo così, sciogliendovi i nodi l’un l’altro, caricandovi l’uno dei fardelli dell’altro, sarete tutto ciò di cui ho bisogno: discepoli perfetti nell’amore, come perfetti nell’amore siamo io e il Padre mio.
Lascia qui questo fardello e va’ subito, ti rimando nel mondo ad annunciare la mia Parola.”
Il tempo rallenta.
Il cuore è accelerato.
I pensieri inquieti.
E io… Sono qui, mio Maestro.
Le lacrime cancellano la polvere.
Si alza un inno dall’anima:
Osanna mio Re,
Osanna mio Salvatore.
Osanna mio unico Amore.
Ci sono, ci siamo.
Qui, per te, asinelli di misericordia.